Come ogni anno, nel periodo di Quaresima, bambini, ragazzi, genitori e catechisti si sono riuniti per ripercorrere spiritualmente, insieme a Gesù, la Via della Croce. Un’ora di preghiera per avvicinarsi di più a Gesù, sentire il suo sguardo su di noi, seguire i suoi pensieri, ripensare ai suoi gesti, ascoltare la sua voce che ci indica la via da percorrere, che è quella dell’amore, del dono e del servizio.

Le mani sono state le protagoniste di questa Via Crucis. Quante cose facciamo ogni giorno con le mani!  Perfino le nostre emozioni passano attraverso gesti delle mani con le quali riusciamo ad esprimere gioia, forza, amore.

Noi cristiani, con le mani, facciamo il segno di croce, preghiamo, lodiamo il Signore, chiediamo il perdono, doniamo la stretta di mano all’amico e il sostegno a chi soffre. Ma l’itinerario del Calvario è sopratutto la storia delle mani di Gesù che, anche davanti alla morte, sanno donare, perdonare e sopratutto amare. Nelle ultime ore della sua vita Gesù compie con le mani gesti meravigliosi: spezza il pane, lava i piedi dei suoi apostoli, prende su di sé il pesante legno della croce, si lascia inchiodare e infine le allarga, innalzato da terra, per abbracciarci e farsi prossimo per tutti noi.

Brani del Vangelo letti, parole che Gesù disse,  preghiere e gesti ci hanno accompagnato nella salita al Calvario. Le mani si sono mosse  in sintonia con la mente e con il cuore, ogni gesto è stata l’espressione del nostro sentire interiore e che ci ha avvicinato sempre più a Gesù, fino a TOCCARE CON MANO, sotto la croce, il suo infinito amore per noi. Nel corso della Celebrazione, oltre ai canti, le riflessioni e le preghiere, i bambini e catechisti hanno messo simbolicamente le proprie mani sulla croce. Esse sono state la loro offerta, perché Gesù potesse servirsene per realizzare, attraverso di noi, il suo progetto di amore nel mondo.

 

 

 

 

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