Concerto Finale  del Festival di Musica Sacra di Santa Giulia 2015

Si conclude il Festival Internazionale di Musica Sacra Sanctae Juliae 2015 con il concerto di celebrazione dei 50 anni di attività dell’Associazione Corale Domenico Savio fondata nel 1965 da Don Lelio Bausani. Grande successo per gli altri cinque concerti che hanno portato il pubblico, attraverso un caleidoscopico percorso, alla scoperta della Musica sacra dal barocco al contemporaneo.

Il Festival Sanctae Juliae, iniziato il 14 marzo e la cui direzione artistica è affidata a Marta Lotti, termina il 16 maggio con una lunga serie di successi di pubblico e di critica: una grande soddisfazione per la Lotti, per l’Associazione di cui fa parte e per tutte le realtà messe in rete da questa iniziativa. Il Festival è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Livorno, la Diocesi di Livorno e numerosi altri sponsor, che hanno dato la possibilità insieme ai numerosi artisti che hanno partecipato, di portare in città un cartellone strutturato di eventi dedicati al repertorio sacro e il suo evolversi nei secoli.

Il concerto in calendario il 16 maggio sarà il riassunto di mezzo secolo di storia: i brani che hanno caratterizzato la tradizione vocale del coro, dalla polifonia antica ai padri fondatori della nuova scuola polifonica sacra del 900: L. Perosi e D. Bartolucci, insieme alle composizioni, alcune in prima esecuzione assoluta, del Reverendo Lelio Bausani, fondatore nel 1965 della Corale Savio.

Per festeggiare questi 50 anni di storia, la Corale Domenico Savio, diretta dal  Paolo Rossi, ha raccolto intorno a sé tanti di quelli che sono stati nelle sue file nel corso del tempo: sia nel coro che nel gruppo strumentale partecipano tanti dei ragazzi di Don Lelio che proprio con lui hanno iniziato il percorso formativo.

Maria Luigia Borsi e Andrea BocelliLa partecipazione di Maria Luigia Borsi, soprano, in una brillante carriera che l’ha vista anche recentemente tra i protagonisti dell’evento inaugurale di EXPO 2015 in mondovisione a Milano al fianco di Andrea Bocelli e del pianista Lang Lang, sarà la perla di questa serata. La Borsi, che per molti anni ha cantato nella Corale Savio, proporrà alcuni brani del repertorio solistico, dal Laudate Dominum di W. A. Mozart, insieme al coro, a brani meno noti di N. Rota, D. Menichetti, L. Bausani e L. Boulanger.

(Tratto dal Comunicato Stampa N.6 del comitato organizzatore del festival).

Aprirà il concerto il Coro dei Bambini della Scuola di Musica Ritrovata, progetto di Associazione Domenico Savio, che affiancherà Maria Luigia Borsi nella pastorella di Bausani Su nel cielo, brano del 1945 della tradizione natalizia, da sempre eseguito dai coristi nei 50 anni di storia.

Il settore formativo dell’Associazione da sempre è collegato a quello concertistico: dal 1965 la Savio è anche una scuola dove si insegna la Musica, un progetto aggregativo e divulgativo che potremmo accomunare a Il Sistema di J. A. Abreu, partito più in piccolo e in un diverso momento storico, ma con finalità assimilabili. Nella corale dal 1965 ad oggi hanno militato infatti oltre 600 ragazzi.

Insomma, un programma antologico che ripercorrerà la vita di questa associazione che per molti anni ha affiancato alla vera e propria attività concertistica il servizio come coro della Cattedrale di Livorno, durante i principali momenti dell’anno liturgico. La figura del Reverendo Bausani, da sempre personaggio schivo e umile, verrà mostrata al grande pubblico attraverso l’omaggio che i suoi cantori gli faranno in questo concerto.

Il concerto è ad ingresso libero ed è consigliata la prenotazione: inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

MARIA LUIGIA BORSI: Protagonista di opere mozartiane, verdiane e pucciniane su importanti palcoscenici italiani ed europei il soprano Maria Luigia Borsi ha già avuto modo imporsi a livello internazionale come una delle cantanti più interessanti della sua generazione.
Ha iniziato la sua carriera sul palcoscenico del Teatro alla Scala interpretando il ruolo di Liù nella Turandot. In seguito ha debutto a Venezia per la storica riapertura del Teatro La Fenice, interpretando il ruolo di Violeta nella Traviata diretta da Lorin Maazel.
È apparsa in teatri quali Salzburg Festival, Opernhaus di Zurigo, Berlin Philharmonie, Deutsche Oper di Berlino, Gran Teatre del Liceu di Barcelona, New National Theatre di Tokyo, Arena di Verona, Royal Danish Opera, Cincinnati Opera, Les Chorégies d’Orange, Novaya Opera di Mosca. Ha collaborato inoltre con la London Philharmonic Orchestra, la Vienna Philharmonic, l’Israel Philharmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Scottish Chamber Orchestra, la Rotterdam Philharmonic, la Tokyo Philharmonic, la Münchner Philharmoniker e la Seoul Philharmonic.
Ha collaborato con prestigiosi direttori d’orchestra, fra i quali Riccardo Muti, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Myung-Whun Chung, Yannick Nézet-Séguin, Michel Plasson, Maurizio Benini, Carlo Rizzi, Yves Abel, Andrés Orozco-Estrada e Robert Spano.
La sua discografia annovera una registrazione live del Don Giovanni di Mozart con la direzione di Zubin Mehta (Helicon), un DVD live della IX Sinfonia di Beethoven con Lorin Maazel (Kultur), Turandot di Puccini (Fenice), Carmen con la regia di Franco Zeffirelli, e Maometto II (Marco Polo).

CORALE DOMENICO SAVIO si è costituita a Livorno nel 1965 per iniziativa del Maestro Don Lelio Bausani, che per molti anni ne è stato Direttore e preparatore. Nel corso della sua lunga attività, la Corale ha sempre saputo adeguare l'offerta del proprio repertorio musicale alla sua realtà evolutiva, spaziando dalla polifonia sacra alla profana, dal genere antico al moderno, dalle esecuzioni con accompagnamento strumentale a quelle a cappella. Tutto ciò favorito dalla più che buona preparazione vocale e musicale in possesso di tutti i coristi. Perseverando nel suo scopo prioritario, che rimane la diffusione del gusto e della passione per il canto corale, la Domenico Savio ha sapientemente coniugato la partecipazione a concorsi e rassegne, di carattere nazionale ed internazionale, all'esecuzione di concerti in tutta Italia, conseguendo ovunque lusinghieri consensi da parte di pubblico e critica. Nel 1983 ha cantato alla presenza del Pontefice Giovanni Paolo II nella Sala Nervi di Città del Vaticano. La Corale, inoltre, viene invitata dalla Diocesi di Livorno a svolgere servizio liturgico nella Cattedrale in occasione delle principali festività religiose, come avvenuto recentemente per la cerimonia d'insediamento del nuovo Vescovo, Mons. Simone Giusti. La consistenza del coro è attualmente quella di un Gruppo Vocale composto da 12 elementi, è iscritta all'Associazione Cori della Toscana ed attualmente è preparata e diretta dal M° Paolo Rossi.

DON LELIO BAUSANI è nato il 17 Marzo 1919 a Porto Santo Stefano, da Bernardino Bausani e Sabina Sturmann. Il padre suonava il clarinetto nella banda del paese, così la musica entrò a far parte della sua vita fin da piccolo. Ricevuta la Prima Comunione a Porto Santo Stefano, il 19 Maggio 1929, si trasferì poi a San Miniato per frequentare il locale Seminario Vescovile, essendo Vescovo della città Mons. Ugo Giubbi. Il “futuro” Don Bausani entrò in seminario e nell’anno scolastico 1938/1939 cominciò il Corso Teologico, eccellendo da subito in Canto Gregoriano e dimostrando di avere già delle ottime doti musicali.Già durante gli studi in Seminario, Don Lelio si dilettava di composizione: nei suoi archivi sono state ritrovate brevi composizioni corali risalenti al 1941 e al 1942. Il 21 Giugno del 1942 fu ordinato sacerdote a Livorno, dal Vescovo Monsignor Giovanni Piccioni. Nell’anno scolastico 1946-1947 iniziò la frequentazione del Corso di Composizione presso l’Istituto Musicale “Luigi Boccherini” di Lucca. Tra i suoi insegnanti ebbe il M° Enzo Borlenghi, che sarà poi Direttore del Boccherini dal 1970 al 1976, al quale rimase legato da un profondo rispetto ed una grande amicizia: ancora negli anni “80 non esitava a confrontarsi con il Maestro riguardo a certi passaggi delle sue composizioni. Come sacerdote ebbe la responsabilità di diverse parrocchie, sempre a Livorno: da quella di San Benedetto, in Piazza XX Settembre, alla Parrocchia di Santa Lucia ad Antignano. A San Benedetto ebbe occasione di suonare, e di comporre nel 1946 una pastorella natalizia, sull’armonium suonato da Pietro Mascagni. Ad Antignano, Don Lelio mise in piedi un coro parrocchiale, reclutando uomini e donne tra i fedeli, formando così un primo nucleo di quella che sarebbe poi diventata la Corale “Domenico Savio”, fondata ufficialmente nel 1965. A partire dal 1965, fu chiamato in Cattedrale, a ricoprire il ruolo di Canonico Penitenziere. Qui, utilizzando casa propria e la Chiesa di Santa Giulia come sedi per le prove, fonda la Corale “San Domenico Savio” che diverrà, da subito, il Coro del Duomo di Livorno. Il 23 Giugno 1967, Don Lelio Bausani conseguì il Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze. Nel Natale del 1975 ha composto la Pastorale per pianoforte. Il 15 Giugno 2009, è stato nominato Cappellano di Sua Santità dal Santo Padre Benedetto XVI. Parallelamente a quella di fondatore e direttore di coro, Don Lelio ha portato avanti l’attività di compositore: dai primi tentativi del 1941 fino alle ultimissime composizioni, datate 2003, ci sono sessant’anni di lavoro ininterrotto, sempre nell’alveo della tradizione musicale che si rifà a Don Lorenzo Perosi per arrivare fino a Monsignor Domenico Bartolucci. Oltre duecento opere sono state catalogate e, parzialmente al momento, messe a disposizioni di tutti nella sezione Spartiti del sito internet www.donleliobausani.it: 44 Mottetti, 35 Pastorelle natalizie, 28 Inni, 24 Oratori , 15 Cantate, 6 Messe, 7 brani strumentali. Numeri che sono testimoni di una fecondità e di un entusiasmo per la musica, che ha contagiato generazioni di ragazzi e ragazze. Oltre cinquecento giovani hanno frequentato la Corale Domenico Savio e la scuola di musica che l’ha sempre affiancata: giovani che, abbandonate le stanze di Santa Giulia, hanno continuato nel loro percorso, fino a raggiungere, in alcuni casi, le vette dell’arte musicale.

(Tratto dal Comunicato Stampa N.6 del comitato organizzatore del festival).

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