Ogni anno, il sabato che precede la terza domenica di novembre si celebra in parrocchia la solennità della Madonna della Divina Provvidenza. Un appellativo mariano particolarmente caro e venerato dalla Congregazione dei Padri Barnabiti.

 

quadro Madonna Divina Misericordia

 

Tante sono le comunità e parrocchie barnabite dedicate alla Madonna della Divina Provvidenza, tra cui quella della vicina Firenze.

Per tale ricorrenza, in chiesa viene esposta la copia del quadro (che solitamente si trova nel salone) raffigurante la Madonna della Divina Provvidenza realizzato nel 1580 dall'artista Scipione da Gaeta. L'originale fu donato nel 1732 alla Congregazione, che lo fece esporre nella Chiesa di S.Carlo ai Catinari di Roma.

Nel 1744  Papa Benedetto XIV  concesse alla Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo  una messa della Beata Vergine Maria, "madre della divina Provvidenza" da celebrarsi il sabato che precede la terza domenica di novembre e l'istituzione di una confraternita.

Questo dipinto lo si trova in ogni parrocchia e comunità  barnabita, in quanto nel lontano 1896, l'allora Padre Generale Benedetto Nisser stabilì che una copia dovesse esserci ovunque residesse un Barnabita.

Più volte il Parroco ci ha fatto notare un particolare del quadro: il bambino in braccio alla Vergine Maria non ha l'aureola. Esso, infatti, rappresenta ciascuno di noi tra le amorevoli braccia della nostra premurosa e compassionevole madre celeste che provvede, con la sua intercessione, a donarci ciò di cui abbiamo bisogno.

Preghiera a Maria Madre della Divina Provvidenza:

Vergine Santa, tra tutti i titoli con cui ti onora e ti invoca il popolo cristiano quello di Madre della Provvidenza è tra quelli che a Te più si addicono. Tu sei per noi il segno della Provvidenza di Dio, perché, mediante Te, Dio ci ha donato Gesù segno del suo più grande amore per gli uomini, poiché da Gesù è venuta a noi la salvezza. Ma Tu sei ancora tra noi Provvidenza, perché ci educhi all’amore verso Gesù e verso i fratelli e sei anche per noi mediatrice di grazie.
Così questo nostro popolo da tempo ti vede e ti invoca: ti ha invocata come benedizione ai propri campi, protettrice in ogni calamità e bisogno spirituale. Ed esso ha sperimentato la validità della tua intercessione. Avvertiamo noi oggi il bisogno di tante cose, ma specie quello di no perdere il senso della nostra esistenza e di saper apprezzare il valore della nostra vita.
Non farci mancare questa conoscenza, provvedi a noi, con il tuo intuito materno questa sensibilità, e dacci la forza di vivere con spirito di fede la nostra vita con le sue sofferenze, le seu gioie e il suo lavoro. Salve Regina… 

 

 

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