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La statua in legno colorato di S. Sebastiano che si può ammirare in sacrestia è la testimonianza di cinque secoli di culto livornese al Santo protettore degli appestati. La statua è opera di scuola fiorentina. Il Santo è ritratto in una figura molto giovanile, graziosa e serena. Il corpo è segnato e trafitto in più parti non vitali da frecce monche. Le braccia sono legate dietro la schiena a un tronco d'albero. Il volto e lo sguardo sono protesi lievemente verso l'alto, verso il Martire Maestro per eccellenza.

Questa statua ha una sua storia. Nel 1479 i livornesi, colpiti ancora una volta dalla peste, invocano la protezione del santo Patrono degli appestati, S. Sebastiano e promettono, quando è possibile, di dedicargli una chiesa. La promessa viene trasformata in voto ufficialmente dal Magistrato della Comunità con deliberazione del 30 giugno 1479, con la quale si stabilisce anche di onorare il Santo celebrandone la festa il 20 gennaio di ogni anno, con una solenne processione alla quale partecipa, con i maggiorenti, l'intera popolazione, che allora ammontava a circa un migliaio di persone. Devono passare sei anni perché il voto venga, almeno parzialmente, adempiuto. Ciò accade nel 1485, per lo scampato pericolo di una invasione di genovesi che dal mare avevano assediato il «Castello» di Livorno. Si decide così di dedicare al Santo un altare nella Pieve di Santa Maria e Giulia, allora retta dal Pievano dottor Pandolfo Medici. Una statua lignea del Santo di scuola fiorentina viene collocata all'altare e, ogni anno, portata in processione nelle strade del Castello.
Demolita nel 1521 la Pieve di Santa Maria e Giulia, la statua di S. Sebastiano viene trasferita nella vicina chiesa di S. Giovanni Battista, officiata dai PP. Agostiniani cui d'ora in avanti spetta il compito di organizzare festa e processione del Santo.
In merito a tale statua lignea le fonti storiche dissentono, osserva il giornalista Aldo Chidini, fiorentino, ma livornese di nascita, che recentemente ha approfondito la questione. Da alcuni si sostiene che un secolo dopo, quando si restaurò e ingrandì la chiesa di San Giovanni Battista, la statua sia passata nella chiesa di Santa Giulia e dalla sua confraternita portata annualmente in processione fino a che, costruita la chiesa dedicata a S. Sebastiano, sarebbe stata consegnata in custodia ai PP. Barnabiti, addetti a tale nuova chiesa, riservandosene però la proprietà.
Altra fonte afferma che tale statua lignea si trova ancora nella chiesa di San Giovanni Battista e che una disputa si accese tra i Padri Agostiniani di San Giovanni e la Confraternita di Santa Giulia in merito al diritto di organizzare l'annuale processione. Sembra infatti che un'altra statua del Santo, con lo stemma della Confraternita alla base, fosse stata consegnata da Santa Giulia alla chiesa dei PP. Barnabiti e che con questa si intendesse effettuare la festa annuale.
Una delibera Comunitativa del tempo invece dice «... addì 16 agosto 1633... domattina Gonfaloniere ed Anziani, donano una statua e figura di San Sebastiano da collocarsi nella chiesa votiva di detto Santo». Tale data, è noto, è quella della inaugurazione della chiesa stessa. È la stessa statua o è un'altra? A dirimere la controversia si ricorse fino in Vaticano e la Congregazione dei Regolari, stabilito il 17 dicembre 1633 il «nihil innovetur», precisò che la processione si doveva fare con l'antica statua della chiesa degli Agostiniani, senza obbligo di spesa alcuna da parte loro e che la statua fosse ornata di mortella ed altri fregi dalla Confraternita della chiesa di Santa Giulia. Quindi quell'anno la processione si svolse partendo dalla chiesa della via Maestra, raggiunta la chiesa del Santo titolare, presso il Mulino a vento, si celebrò la Messa solenne e quindi la venerata statua fece ritorno, sempre in processione, alla chiesa degli Agostiniani.
Oggi si possono vedere le due statue di S. Sebastiano nelle rispettive chiese. Una statua è situata in una nicchia a sinistra dell'altare maggiore nella chiesa di S. Giovanni Battista. L'altra statua di S. Sebastiano, in legno colorato, è posta nella sacrestia dell'omonima chiesa.

Statua lignea di San SebastianoLA STATUA LIGNEA DI SAN SEBASTIANO 

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